Curare e curarsi

Improvvisamente ci siamo fermati, ci hanno ordinato di fermarci e stiamo scoprendo una dimensione impossibile da immaginare prima del virus.

Principalmente è una dimensione di CURA: della casa, del corpo, dell’altro (figli, genitori anziani, alunni, partner….) che implica la capacità di prenderci cura di noi stessi……

MA se siamo in uno stato di TENSIONE, la comunicazione con l’altro rifletterà la nostra condizione emotiva, provocando risposte aggressive e conflitti.

E’ il segnale che devo ri-partire da me con alcune domande:

“Come mi sento?” Cioè: “quali emozioni sto provando? “

Quando le emozioni sono di paura, preoccupazione, ansia….ci ‘tolgono il respiro’ ed inizia un circolo vizioso:

la respirazione superficiale e l’apnea aumentano la tensione, perchè viene a mancare la fase di ‘scarica’ attraverso l’espirazione ……..

Proviamo allora a fermarci per prenderci cura di noi stessi!

RESPIRIAMO

Abbiamo bisogno di 10 minuti in totale solitudine, sdraiati (meglio a terra, sopra ad un materassino o coperta), con gambe flesse e piedi a terra:

  1. Quali fastidi o dolori sento e in quali punti del corpo?
  2. Chiudo gli occhi: mi risulta facile o difficile?
  3. Inspiro lentamente e profondamente immaginando di rilassare uno dei punti dolenti
  4. Espiro lentamente fino a svuotarmi completamente d’aria

Cosa ho percepito del mio corpo durante la respirazione?

Prima di rialzarmi, avrò cura di massaggiarmi il viso e le mani, continuando a respirare profondamente e lentamente.

Se volete condividere le vostre esperienze di respirazione, rispondo all’indirizzo giovanna.pedagogista@outlook.com

-A cura di Giovanna Noto-